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Domenico Nappi: “Cara Romagna scommetti sui live-show”

I primi studi di canto li ha cominciati, ancora bambino, alla scuola “Vassura-Baroncini” di Imola (dove si è trasferito assieme al padre nel 2008), ma sul palco – oggi come ieri – è il gene napoletano il suo tratto artistico più riconoscibile.  

Domenico Nappi – cantautore dal talento cristallino e dalle credenziali prestigiose – dopo anni in giro per l’Europa, dalla prossima primavera ha deciso, non senza titubanze, di fermarsi in Romagna dove l’offerta artistica non manca anche se, nella normale programmazione dei locali, non sempre prevale la qualità e l’eccellenza: “Da Rimini a Ravenna la riviera romagnola è, da sempre, la capitale estiva dell’intrattenimento – spiega Nappi – ma non sono tanti i locali che scelgono di puntare in maniera convinta sullo spettacolo dal vivo. A volte ci si accontenta di format meno ambiziosi, come un semplice deejay o come il classico piano bar e, invece, il pubblico sta diventando sempre più esigente e, dunque, puntare sulla qualità dei live-show, alla lunga, ripaga sempre”.  

Per tanti anni protagonista nei più lussuosi resort della Sardegna, quest’anno Domenico ha fatto una scelta diversa: “A 27 anni mi rimetto in gioco in Romagna – dice – con la speranza di riuscire a trovare progetti artisticamente interessanti che mi permettano di lavorare con continuità”. E’ un auspicio più che una certezza perché neppure un performer con il suo bagaglio artistico – cantante pop con influenze liriche e musical-theatre – può essere sicuro di trovare ingaggi. 

Eppure Domenico ha nella versatilità artistica il suo segno di riconoscimento perché, in questi anni, ha vissuto esperienze diverse cimentandosi in stili, vocalità e generi musicali anche molto distanti tra loro, dal pop al musical fino all’opera. 

Ma più di tante parole è la sua biografia a parlare: dopo il diploma alla Bernstein School of Musical Theater di Bologna diretta dal canadese Shawna Farrell, è stato scritturato dal Teatro Comunale di Bologna per la rassegna Lirico Festival dove ha interpretato, sotto la direzione di un maestro d’orchestra viennese, i personaggi di Montecristo e Dante. 

Subito dopo ha fatto parte dell’ensemble dello spettacolo “Big Fish” della compagnia della Rancia con Saverio Marconi ed ha iniziato a tenere concerti accompagnato dal pianista-compositore Gianmarco Verdone con cui ha aperto la stagione culturale di Anacapri. 

Inoltre, nel 2019, ha iniziato a lavorare nei resort turistici più esclusivi sempre accompagnato nei dinner-show da corpi di ballo e, nell’autunno dello stesso anno, ha debuttato nel ruolo di Adolfo Pirelli nel musical Sweeney Todd diretto da Claudio Insegno. Poi, nel ruolo di Don Chisciotte, ha preso parte ad un’opera buffa nell’ambito del “Napoli Teatro Festival”. 

Negli anni successivi – tra un evento in Egitto e un altro in Spagna – ha aperto la stagione culturale del teatro Alighieri di Ravenna interpretando Rugantino nell’omonima commedia musicale e, con una compagnia veneta, ha recitato nei panni dell’Arcidiacono Claude Frollo in “Notre dam, il mistero della Cattedrale”. 

Infine, nel biennio 2021-2022, durante il Covid, ha inciso due brani inediti caricati, come autore indipendente, sulle piattaforme Spotify e YouTube dal titolo “Maschera” e “Silenzio”. Insomma, un percorso artistico di formidabile spessore abbinato ad una presenza scenica molto forte e ad un repertorio che copre, senza incertezze, tutti gli ambiti del teatro di rivista. 

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