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Mingardi & Bellavista, la “strana coppia” incanta Brisighella

Così tanta gente nell’Anfiteatro Spada di Brisighella non si vedeva da tempo. E del resto, il programma del Festival “I suoni e le parole” era più che intrigante: da una parte l’idolo di casa, il pianista-baritono Raffaello Bellavista, e dall’altra Andrea Mingardi, monumento vivente della musica italiana d’autore. 

E’ stato il loro inedito duetto a riempire un teatro stracolmo, dove il pubblico – spigolando tra musica e parole – si è divertito e commosso, restando ipnotizzato da uno spettacolo farcito di colpi di scena, di evergreen e di esibizioni mai viste. 

Malgrado gli 82 anni, Mingardi ieri sera si è presentato sul palco con un’energia da annichilire molti rocker o rapper contemporanei e con una capacità affabulatoria che ha trasportato il pubblico negli anni e nei ricordi di quello che siamo stati e che non saremo più. Al resto ha pensato l’impeto dirompente del pianista-baritono Raffaello Bellavista che, nella “sua” Brisighella, ha regalato due interpretazioni entusiasmanti – “Caruso” e “Sogno” – confermandosi un interprete solido e geniale, ma anche uno sperimentatore coraggioso e dallo sconfinato talento.

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