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Vuoi diventare famoso nella musica? Vai al Midance

La scena elettronica sotto la Madonnina si prepara a vivere una settimana da ricordare. Dal 17 al 22 novembre, Midance raggiunge il traguardo della ventitreesima edizione portando in città un programma che rappresenta molto più di una semplice convention: è il punto d’incontro tra tradizione e innovazione, tra chi ha costruito la cultura dei club e chi sta provando a ripensarla attraverso algoritmi e intelligenza artificiale.

L’apertura ai Dazi Milano segna subito il tono dell’evento. I panel della prima giornata affrontano temi cruciali per chi lavora nel settore: dalla comunicazione al ruolo sempre più ingombrante dell’AI nella produzione musicale. Il confronto tra Paolo Sandrini e Giancarlo Del Sordo sulla relazione tra ritmi e algoritmi promette di accendere il dibattito su un tema che divide la community.

Tra gli appuntamenti più attesi anche “Everybody Wants to Be a DJ”, con Marco Melandri e Francesca Brambilla che raccontano il loro ingresso nell’intrattenimento. “Plugged In: DJ tra festival ed etichette – da Galactica Festival & Music” con Mattia Trani e V111, un approfondimento sulle nuove dinamiche del rapporto tra artisti, label e grandi eventi. Altro momento di riflessione sarà “Comunicazione oggi. Raccontare, riportare e comunicare”, dedicato a come il giornalismo musicale e le strategie media stiano evolvendo nell’era digitale con Damir Ivic (Soundwall), Enrico Lionello (Enjoy Media) e Paolo Pozzi (Blast Agency) e “I segreti del Booking: Tempo Management” con Luca Pechino, che svelerà i retroscena dell’organizzazione e della gestione artistica nel mondo dei club e dei festival.

Nel pomeriggio ci sarà spazio anche per la storia con il leggendario dj e produttore tedesco Mousse T, che ha saputo trasformare la house da fenomeno underground a linguaggio mainstream, e con la presentazione di Italia Disco Playlist, il libro che ripercorre l’evoluzione della dance italiana attraverso le voci di Stefano Fontana e Corrado Rizza in collegamento dagli Stati Uniti.

La formula degli speed date organizzati da 4cmp Academy rappresenta un esperimento interessante: trenta etichette discografiche e decine di producer in un format che elimina le distanze e costringe tutti a confrontarsi direttamente. Niente biglietti da visita dimenticati o chiacchiere di circostanza, ma feedback immediati e opportunità concrete. Parallelamente, lo spazio AlphaTheta offre la possibilità di testare il nuovo CDJ-3000X, strumento che potrebbe ridefinire gli standard tecnici del djing nei prossimi anni.

Dalle 19.00 alle 22.00, sempre ai Dazi Milano (Piazza Sempione, 1 – Milano), si terrà un aperitivo su invito a cura di Just Entertainment e a seguire, dalle 22.00, il locale ospiterà la serata “Party Psycho Killer” per il lancio della nuova release dei The Cube Guys, che si esibiranno in un dj set con guest vari.

Le masterclass alla 4cmp Academy entrano nel vivo dei processi creativi. Gianluca Ricciardi affronta il deficit di linguaggio musicale nella produzione contemporanea, partendo dall’armonia come fondamento spesso trascurato. Carl Fath porta l’esperienza di Acustica Audio per mostrare come trasformare idee sonore in produzioni broadcast-ready, mentre Simone Zino apre le porte del suo workflow con il breakdown del remix di Good Life degli Inner City. Roberto Turatti e Mauro Abbatiello chiudono il cerchio con una masterclass sull’AI generativa come partner creativo, tema che mette a nudo le contraddizioni di un’industria che teme e al contempo abbraccia la tecnologia.

La giornata dedicata a Cooperativa Esibirsi colma un vuoto formativo evidente: gestione amministrativa, diritto d’autore e comunicazione efficace sono materie che nessuna scuola di musica insegna davvero, lasciando i giovani artisti privi degli strumenti per affrontare il mercato del lavoro. Un tema che riguarda tanto i producer quanto i dj, spesso costretti a improvvisarsi imprenditori di se stessi senza alcuna preparazione specifica.

Il venerdì porta l’attenzione su Sushi & Sound Records, progetto che unisce ristorazione e musica house in una formula ibrida. La presentazione del singolo “Vision” di Benny Camaro e il panel su marketing e strategie di comunicazione con Sabrina Antenucci mostrano come i confini tra settori diversi stiano diventando sempre più labili, costringendo gli artisti emergenti a pensare in modo trasversale.

La chiusura con il party Lady-J al Nhero Milano celebra le donne dj e presenta il libro dedicato alle protagoniste femminili della scena. Un evento che arriva in un momento in cui il dibattito sulla rappresentazione di genere nella musica elettronica è più vivo che mai, tra chi rivendica maggiore visibilità e chi accusa le quote rosa di essere soluzioni superficiali.

Qui l’intero programma: https://midance.it/programma/

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