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A “Giochi di parole” il cronista e il cantautore

Va in archivio un’altra bella puntata del talk televisivo “Giochi di parole”, il nuovo format in onda tutti i mercoledì sera su Teleromagna alle 23.30 e, in replica, il venerdì mattina all’una (su Canale 80 la trasmissione viene messa in onda il mercoledì alle 21 ed il sabato a mezzanotte). 

La trasmissione, registrata tutti i lunedì alla sala giochi “Lucky Ocean” di Faenza, è un gradevole contenitore di vari argomenti, anche se il filo conduttore del copione resta il calcio con sconfinamenti occasionali nel mondo della cronaca, dello spettacolo e della cultura. 

Ospiti di questa settimana sono stati lo speaker radiofonico del Cesena Calcio Daniele Magnani, una delle voci più autorevoli del giornalismo bianconero, e

Rodolfo Santandrea, musicista, cantautore e compositore faentino che, nell’edizione del 1984, ha vinto il premio della critica al festival di Sanremo con “La Fenice”. 

Santandrea, in pieno Covid, fu anche al centro di un clamoroso caso mediatico quando, mentre stava suonando il violino al mercato di Gambettola, venne “cacciato” perché privo di autorizzazioni. L’episodio finì poi sui social diventando un caso emblematico di una situazione di grave difficoltà in cui versavano gli artisti durante i mesi durissimi della pandemia.

Dopo quattro puntate, il talk-show “made in Faenza”, partito senza troppe ambizioni, si è ormai ritagliato un suo spazio nei palinsesti televisivi locali, diventando un bizzarro diversivo nella programmazione serale. Merito della conduzione veloce ed informale dell’anchor-man Maurizio Marchesi, delle esibizioni al piano dell’architetto faentino Maurizio Lucca, degli interventi della “velina” faentina Federica Ligorio e della veracità di Francesco “Gerry” Serafini, detto “Maracanà”.

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