in

Cooperativa Bagnini, a Cesenatico si spendono quasi un milione di euro per la sicurezza!

Quello del salvataggio è uno dei principali servizi che mette a disposizione la Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico. Il personale è composto da 58 tra uomini e donne, che garantiscono la copertura delle 36 torrette distribuite sul litorale a presidio dei 128 bagni della località. 

È un sistema volutamente flessibile, con tanto personale regolarmente assunto, per garantire sempre la presenza delle “giacchette rosse”, in quanto ci sono dipendenti che fanno il tempo pieno con un giorno libero alla settimana e altri che, invece, chiedono 2-3 giornate libere e all’occorrenza anche più giornate. Questo sistema elastico e moderno è apprezzato dai giovani che studiano all’Università ma anche da coloro che desiderano avere più tempo libero.

Il capo dei bagnini di salvataggio di Cesenatico è Giuseppe Scarcelli ed il vice è Andrea Pompei, i quali rispondono direttamente al presidente Simone Battistoni della Cooperativa stabilimenti balneari. 

I salvataggi coprono le spiagge di Zadina, Ponente, Cesenatico centro Levante, Valverde e Villamarina. Oltre agli spazi di mare dove ci sono gli stabilimenti balneari, la cooperativa garantisce il servizio di salvamento anche nei tratti di mare prospicienti le spiagge libere di competenza.

Il servizio di salvataggio, su disposizione dell’ordinanza, viene svolto da maggio a settembre, garantendo comunque un periodo maggiore che anticipa e posticipa il periodo “obbligatorio” previsto dall’ordinanza stessa. 

È un investimento notevole, che ammonta a circa 800mila euro all’anno soltanto per stipendi e contributi previdenziali.

A questa cifra vanno aggiunti i costi per l’acquisto e la manutenzione dei defibrillatori, le manutenzioni alle torrette, ai mosconi, al motoscafo, al quad impiegato in battigia; inoltre la Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico ad ogni bagnino di salvataggio fornisce l’abbigliamento completo, la sacca, l’attrezzatura prevista dalla normativa che consiste nel mezzo marinaio, radio ricetrasmittente, il mitico fischietto, il pallone autoespandibile (ambu) con reservoir, megafono, maschera subacquea, pinne, binocolo nautico, bombola monouso di ossigeno, maschera facciale per ventilazione artificiale, 4 cannule orofaringee per adulti e bambini, cassetta di pronto soccorso, il salvagente tipo baywatch e il saturimetro per la misurazione del livello di ossigeno nel sangue.

I salvataggi a Cesenatico, oltre al servizio di vigilanza in mare attivo tutti i giorni, sono impiegati anche in tutte le manifestazioni organizzate dal Comune, dalla stessa cooperativa dei balneari e da altre associazioni, come Lallapalooza, la Cuccagna dell’Adriatico, la Cuccagna di Garibaldi, la Festa di Garibaldi con l’escursione in mare, il Pesce fa festa, Azzurro come il pesce, il Presepe della Marineria, le Spiagge inclusive per garantire di poter far fare i bagni di mare alle persone con disabilità, la manifestazione “Salvataggi per un giorno”, le manutenzioni delle spiagge libere, l’assistenza agli spettacoli pirotecnici sul mare per la Notte Rossa e la Festa di Garibaldi.

Complessivamente l’investimento da parte della cooperativa è di oltre un milione di euro all’anno, il che significa mediamente 8mila euro per ciascuno degli stabilimenti balneari di Cesenatico.

Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico, sottolinea l’importanza della sicurezza: “La nostra cooperativa ha sempre investito nel salvamento, perché lo valuta il nostro biglietto da visita e considera i salvataggi come i principali professionisti a diretto contatto col pubblico. E’ nostra intenzione investire sempre di più in questo settore e dotare il personale di tutti gli strumenti utili; stiamo anche valutando l’impiego di nuove tecnologie all’avanguardia, per rendere il servizio ancora più efficiente”.

Vota l'articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Vega Discoteque: gran finale di stagione

Luigi Zeno al Senato della Repubblica