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Al Papeete il prestigioso Artico Day

Si è svolta ieri – nell’ormai familiare location del Papeete Beach – la seconda edizione dell’Artico Day, un’intera giornata consacrata al mondo della pesca sportiva e della nautica. Più che una festa un doveroso omaggio ad una delle tante eccellenze del made in Italy. Del resto, la prima canna da pesca in carbonio, ormai più di 40 anni fa, l’hanno costruita loro, i maestri artigiani di Pordenone che, nel 1976, sotto le geniali direttive del fondatore Sergio Artico, insegnarono al mondo intero l’arte amanuense della costruzione di canne da pesca.
Da quegli anni, passando per l’invenzione della canna cilindrica, fino alle innovazioni tecnologiche più evolute, il marchio Artico, nel mondo della pesca, è sempre stato un sinonimo di qualità ed avanguardia. Un’eccellenza, come detto, tutta italiana che, venerdì sera, proprio a Milano Marittima, ha celebrato la sua 43esima festa aziendale.
A rappresentare il grande marchio italiano c’era tutta la famiglia Artico ed il testimonial Stefano Adami, brand ambassador dell’azienda familiare fondata sul finire degli anni Settanta.
Tra gli ospiti Matteo de Falco conduttore e direttore editoriale di Sky pesca, Alessandro righini giornalista e storico reporter delle più importanti testate giornalistiche specializzate di pesca italiane e grandi agonisti come Daniele Polenta, Giacomo Vincenzi e Valerio Mengozzi.
Presenti all’Artico Day 2019 anche le grandi firme della pesca mondiale, come AB1 Advanced Big Game Technology, Sasame, Ryugi, Shout e Junglesgym. Marchi prestigiosi che hanno arricchito un villaggio expo degno di un grande evento fieristico internazionale.
La giornata, fortemente voluta dai proprietari del Papeete Beach (grandi appassionati di pesca sportiva), è stata l’occasione per una piacevole ed informale “reunion” fra vertici aziendali, agenti di commercio, dealer e semplici appassionati di pesca e outdoor. Una serata di divertimento e mondanità dedicata, come detto, in primis ad Antonio Artico, ultimo discendente della dinastia d’imprenditori friulani, l’uomo che, malgrado le difficoltà congiunturali del mercato, ha saputo traghettare nel tempo l’esperienza e la filosofia di un grande gruppo imprenditoriale.

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